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lunedì 27 febbraio 2017

Sei tu un DIO?

- aka quando qualcuno ti chiede se sei un DIO tu gli devi dire SI! -

Bene, chi non becca la citazione in meno di 10 secondi non può considerarsi un vero nerd.
9...
8...
7...
6...
5...
4...
3...
2...
1...

Ok, andiamo avanti in questa fantasmagorica puntata.
Ieri dopo troppo tempo ho finalmente avuto un attimo per poter andare avanti con il cabinato. Finalmente ABEMUS TASTIERA!!!
Sì, non sto raccontando fanfalucche. Eravamo rimasti all'ultima puntata (qui) che dovevo ancora cominciare a cablare il nuovo chip. Finalmente ho avuto 30 minuti (si, dico 30 MINUTI!!!) liberi e a velocità supersonica ho saldato tutti i terminali come andrebbero saldati.
Quindi:
- scaldo il mio fido stagnatore...
- cerco il rocchetto di stagno...
- bagno la spugnetta...
- mi brucio un dito per controllare se la temperatura va bene...

VIA!
Partiti!
Che gara emozionante!

In poco ho finito di stagnare tutti e 26 i pin. Ottimo. Prendo la spina USB e la infilo dritta dritta in una porta del mio pc sulla scrivania, apro libreoffice write e inizio a schiacciare tutti i pulsanti sulla plancia. 

FUNZIONA!!!!!!

Aspetta, non tutto funziona. Provate ad indovinare nel grande disegno celeste quali tasti non funzionano?

Già i numeri 1 e 2, per chi non lo sapesse sono i pulsanti standard su cui sono mappati '1-Player' e '2-Player'. Che succede, i tasti li avevo testati (o meglio tAstati, sono tasti...) giro la plancia per guardare dentro e vedo che una stagnatura non ha tenuto, sospiro di sollievo.

Impugno nuovamente il mio fido stagnatore e bestemmiando non poco cerco di rifare la saldatura quando mi accorgo che non è la saldatura che non ha tenuto, ma è la pista del circuito ad essersi putrefatta.

E adesso?

Non mi scoraggio, sono così vicino alla meta. Cambio di programma. Riprendo in mano la mappatura della tastiera, il filo 1 è quello che non funziona, su cui sono mappati i tasti 1 e 2. Mettiamo il filo 8, senza cambiare null'altro 1 e 2 diventeranno Q e W.
Attacca la plancia al cabinato , accendi il pc, entra nelle impostazioni del M.A.M.E. e cambia i pulsanti per l'emulatore con quello che ho.

FANTASTICO! Funziona tutto. Via una partita a Double Dragon, tiriamo un po' di gomitate a qualche cattivone di turno.




L'interfaccia di selezione dei giochi però ancora non funziona correttamente. Mi faccio un'idea, allora inizio a cercare tutti i giochi che hanno una risoluzione superiore a 320x240, eeeee BINGO! Il problema si ripresenta tale e quale al frontend. Il problema è proprio che il mio monitor non riesce a supportare una risoluzione superiore a 512x366 (ma che CaZ2O di risoluzione è?!?!?!).
Adesso devo solo riuscire a forzare via software il GroovyArcade ad usare sempre la risoluzione a me più consona, poi siamo a posto.

Per tornare all'inizio, oggi sì, mi sento un DIO!!

Quello che voglio dire è che... qualche volta se piove merda e qualcuno deve metterci un ombrello, e chi chiamerai?


venerdì 10 febbraio 2017

Una nuova speranza

- aka come forse alla fine riuscirò a farmi una partita con il M.A.M.E. -

Allora eravamo rimasti che non funzionava il collegamento video e che non funzionava la tastiera. Quindi adesso la domanda è:
Adesso funziona tutto?
Ovviamente no, ci vuole tempo, e come continuo a ripetere il tempo è proprio ciò che mi manca maggiormente...
Comunque un po' sono riuscito ad andare avanti col progetto dai...
Ho iniziato per il momento ad aggiustare la plancia in attesa che arrivi  il convertitore VGA-CGA ordinato dalla cina col furgone.
Dunque, nell'episodio precedente (qui per chi se lo fosse perso) eravamo rimasti alla vivisezione della tastiera oggetto di scarificio. Il passo successivo era quello più noioso, la mappatura dei tasti sul chip. 
Iniziata a fare la mappatura...

controllato il tasto ESC - corrisponde
controllato il tasto INVIO - corrisponde
controllato il tasto 1 - corrisponde
controllato il tasto 2 - CORRISPONDE
controllato il tasto 5 - CORRISPONDE!!!

Bene, non sono un matematico (altrimenti mi sarei fermato alla seconda corrispondenza e avrei dimostrato il tutto per induzione), comunque mi accontento delle corrispondenze per trarre la vantaggiosa conclusione che:

TUTTE LE TASTIERE (DEL MONDO) HANNO LA STESSA MAPPATURA SUL CONTROLLER!!


E via, che ti smonto il coin-up! Ecco come il poverino appare senza la sua amata pLancia...

Con sguardo vacuo e triste sembra chiedere pietà.












Presa la stessa e trasportata quindi sul futuro banco di lavoro...

Eccola li in tutta la sua magnificenza! Per un attimo mi sfiora l'idea di trovare un modo per avvitarla alla scrivania e usarla sul pc fisso, idea che per fortuna svanisce presto.
La giro per avere un facile accesso alla circuiteria.
Svito il necessario per poter avere facile accesso ai fili da dissaldare. E ci metto vicino la scheda nuova per vedere un po' la differenza fra le due.
Così con estrema pazienza mi metto a dissaldare un filo dalla scheda vecchia e lo saldo nella relativa posizione su quella nuova.
Ma non salda, perchè?!?!
Accidenti le piste della nuova schedina sono ricoperte di grafite, si, bellissimo, comodissimo per condurre la corrente, peccato che è un materiale che non si possa saldare a stagno.
Armato di cutter inizio a passare tutte e 26 i pin del controller nuovo per pulirli, dopo un buon quarto d'ora di pulizia e grafite sparsa ovunque ecco che posso ricominciare.
Dissaldo, saldo.
Dissaldo, saldo.
Dissaldo, saldo.
Dissaldo, saldo.
Che fà Aldo?
Dissaldo, saldo.
Bestemmio.

Eh già. Arrivato al quinto pin mi accorgo che le saldature del secondo e del terzo non tengono niente.
o se preferite.
Che tanto il senso è quello...
Dissaldo tutto e con aria nera e inkazzosa (si, proprio come lo scrivono i bimbiminkia) lascio tutto sulla scrivania pronto per riprenderlo in mano un giorno più felice.
Lo metterò sicuramente a posto, in fondo la scrivania mi serve...

martedì 31 gennaio 2017

Siamo fatti così, siamo proprio fatti così

- aka andiamo a scoprire le interiora di una tastiera USB - 

Come promesso dal sottotitolo ieri sera ho sventrato una tastiera USB per iniziare i lavori di mapping. Ma prima di tutto una bella immagine della serie TV da cui ho preso il titolo del post di oggi.

Non centra niente, ma mi sono sempre piaciuti i robottini che facevano gli anticorpi.
Comunque passando a cose più serie ecco il resoconto delle calde interiora di una tastiera qualunque.


 Eccola qui la 'carne' da macello che donerà i propri organi per il bene della tecnologia del retrogaming. E come è scritto proprio sulla tastiera: CREDICI!
La povera tastiera ha fatto male a fidarsi...
Inizio quindi la serata svitando il necessario, alla mente ritorna a balzarmi la domanda sulla vita, l'universo e tutto quanto.






Quante viti sono state usate dalla Trust per avvitare le loro tastiere? 42? No, ma devo dire che ci vanno vicino, mai viste tante viti in una sola tastiera...







Passati quindi 5 minuti buoni a svitare finalmente la apro.
Vista da sotto mi eruppe nel suo splendore in trasparenza. In alto a sinistra il circuito di controllo (l'unica parte che alla fine userò) e i due fogli sovrapposti che servono per codificare tutti i tasti di questa bellezza cinese.

Nel frattempo penso a come avevo fatto 10 anni fa a mappare i tasti. Improvvisamente ricordo dove ho messo i disegni che feci all'epoca!
Eccoli! Si, sono loro! Perfetto! 
Avevo selezionato precisamente quei tasti per poter ottimizzare la risposta della plancia. Dovete infatti sapere che le tastiere non permettono di utilizzare tutti i tasti assieme, ma possono utilizzare al massimo tot tasti in contemporanea. Questa limitazione non è grave se si usa la tastiera per scrivere normalmente, ma nel caso si voglia costruire una plancia con due joystick si deve stare molto attenti. Potrebbe infatti succedere che in una fase particolarmente concitata di gioco a due con qualche picchiaduro che richiede 6 tasti azione (SF2Turbo per dirne uno) un calcio o un pugno non funzioni perchè abbiamo superato il numero massimo di lettere utilizzabili. Non è bello.
Tale numero viene definito da come è costruita la matrice dei tasti. Per la vecchia tastiera che avevo usato era 12, per questa devo controllare e rimappare eventualmente i tasti per ottimizzarne l'uso.
Quindi procediamo:
Ecco riportato sul circuito i tasti legati ai vari collegamenti. Ora posso gettare le plastiche, nella raccolta differenziata mi raccomando, e procedere con la mappatura dei tasti.

Trrrrrr, trrrrrr, trrrrrr.

Uff, chiamata in reperibilità. Cavolo. Fine dei sogni di gloria per la serata. Amen, sarà per domani sera il secondo tempo, con avvincente ricerca dei collegamenti.


sabato 28 gennaio 2017

Il cabinato colpisce ancora

- aka non mollo tanto facilmente, ma a volte... - 

Pomeriggio produttivo! Ma non come speravo.
Ho iniziato dando un'ultima occhiata al mio povero coin-up, so che la soluzione è comprare la scheda convertitore, me lo ha detto anche Moglie, ma proprio non riesco a darmi per vinto. In queste situazioni esce l'ingegnere che è in me.
- è impossibile, non ci riuscirai!
- Ah si? Adesso ti faccio vedere io
E mi getto capofitto in qualsiasi attività pur di dimostrare che esiste sempre una via d'uscita. Solo che in questo caso l'avevo trovata, basta spendere...
Comunque ho iniziato con una tranquilla sessione di video adjusting che purtroppo non ha dato i frutti sperati.
Ecco come appariva la fase di boot fino a ieri. Si può notare come le classiche scritte di avvio servizi di linux siano completamente fuori sincrono con il monitor. Questo effetto è proprio quello che si ottiene mandando segnali video a 31KHz su un monitor che supporta 15KHz.








Pensate la mia gioia quando sono riuscito ad ottenere questo!!!
Lasciamo il FAILED su un servizio, che tanto non ricordo neanche su cosa lo ha dato, la parte importante è che finalmente appare a video la fase di boot del sistema operativo!
Yuppi! Eureka! E chi più ne ha più ne metta...








In pratica per tutta la fase di boot ero praticamente così:

Ma poi parte, anzi meglio dire non parte, il front-end. Con la seguente schermata.

Alè! Punto a capo. Bene mi rassegno e butterò via sei benedetti 30€.
Mi avanzava ancora del tempo però, e con la scimmia di fare qualcosa unita alla delusione di non aver combinato niente (ma di esserci andato vicino), mi sono ritrovato a fare test di funzionamento della plancia di controllo.
Come avevo già detto la plancia l'ho ricavata da una tastiera della logitech PS2. Rimappando in pratica i pulsanti della plancia stessa sulle lettere della tastiera. Per farlo in pratica ho cablato i fili in modo opportuno.
Ecco un frontale della mia bella plancia!
- 2 giocatori con 6 tasti ognuno, modello SF2Turbo
- pulsanti 1P e 2P
- spinner ricavato da un mouse con i relativi due pulsanti (per Arcanoid e simili)
- 2 pulsanti per i gettoni di 1P e 2P (nella parte anteriore che non si vede)
- 2 pulsanti laterali per giocare ai pinball (cosa che alla fine credo di aver fatto una volta sola)




Ed ecco invece l'interno della plancia!
Si possono notare:
- in basso gli switch arcade
- in alto la morsettiera per attaccare i fili
- in mezzo il circuito della tastiera









 Mi sono messo a cercare la tastiera nella baracca dei desideri, ma evidentemente non l'ho desiderata così ardentemente da farla materializzare sotto il mio naso, ora mi si pone l'atroce dilemma:

PS2 O USB, questo è il problema...

Se trovo la tastiera uguale posso non preventivare il lavoro di rimappaggio dei tasti, se non la trovo forse vale di più la pena di modernizzare il cabinato mettendogli dentro una bella tastiera USB...
Vabbè ci penserò.

Frustrazione a 1000! Devo, ripeto DEVO fare qualcosa che abbia un risvolto semiconclusivo pratico entro la giornata.
Bene ho un'idea
Non anticipo nulla, lascio alla vostra fantasia ciò che diventerà. Ma...

MANNAGGIA!!!

La flex è da mio padre, così non posso tagliare il tubo, uff... Frustrazione a 1000000...

1000000000...

1000000000000...




Ho la frustrazione alta come Super Tengen Toppa Gurren Lagann. Devo decidere in fretta cosa fare nel breve periodo per potermi risollevare.
Pensa che ti pensa mi è ritornato in mente che Figlia vuole vestirsi da Rey di Star Wars per carnevale. Ecco il modello per chi non pratica SW:


In pratica il vestito è formato da:
  • paio di pantaloni grigio sporco da tirar su al ginocchio
  • maglietta grigio sporco
  • copribraccia fatti con benda farmaceutica vecchia color grigio sporco
  • stoffa da tendaggi messa a caso color grigio sporco
  • bastone
  • stivali 
  • bracciale di pelle marrone
  • saccoccia con doppia cintura in pelle
  • pettinatura assurda (a cui SW ci ha abituati dai tempi della principessa Leia)








Lasciamo perdere la pettinatura che sarà compito di Moglie.
Lasciamo perdere il bastone che finirò più avanti (ebbene si ho iniziato a farne uno ma sarà argomento di un altro post).
Lasciamo perdere il tendaggio perché mi manca la stoffa.
Lasciamo perdere le braghe e la maglia perché userò una tuta che Figlia ha già
Lasciamo perdere il livello di sporcizia che ha il vestito di Rey.
Mi avanzano la saccoccia e il bracciale.

Per la saccoccia ci dovevo pensare un attimo meglio, quindi viaaaa di bracciale!

Prima cosa guardiamo bene com'è fatto in una decina di immagini di Rey trovate su internet.
Non capiamoci niente.
Cerchiamo allora un bel tutorial che spighi come tagliare la pelle.
Non capiamoci nulla.
Riguardiamo quindi le immagini di Rey e cerchiamo di farlo il più semplice possibile. Tanto Figlia cresce e il prossimo anno non potrà più usarlo...








Decisa la forma sono andato a misurare il braccio di Figlia in modo da capire bene le misure da usare. Faccio ciò ho potuto creare il cartamodello.















E provarlo subito su Figlia per essere sicuro di non aver cantato completamente le misure.

Assicurato che la misura andava bene ho cercato in garage il pezzo di pelle di cui avevo bisogno, e del colore giusto ovviamente.








Che ne dite?
Troverà il nostro eroe quello che cerca in questo marasma di conciati?
Grazie mamma per avermeli più o meno volontariamente donati...








Ecco trovato il pezzo adatto!
E senza neppure troppo spreco.
Bene ora si tratta di riportare il disegno del cartamodello sulla pelle. Le migliori guide dicono di usare sempre il gessetto per questo genere di lavori, segna facilmente qualsiasi superficie e altrettanto facilmente lo si può togliere. Purtroppo non ho gessetti in casa, quindi per l'operazione utilizzo l'altrettanto buono PENNARELLONE INDELEBILE NERO.



Segno e taglio la pelle.
Ho iniziato a tagliarla con un paio di forbici da sarta. Rovinate.
Ho provato un paio di forbici da elettricista. Non tagliano per niente bene la pelle.
Ho usato allora un cutter. Devo dire che funziona bene per delle cose così piccole.












Finiti i tagli allora non rimane altro che la prova finale direttamente sul braccio di Figlia.
TaDaaaan!
Semplicemente perfetto! La cinghiata a scorrimento mi permette di adattarlo allo spessore del braccio, in fondo l'ho provato senza la benda farmaceutica grigio sporco sotto, devo calcolare che sarà un pò più grosso di così il braccio.

Faccio inoltre notare la maglia di Figlia, che è presa veramente male per Star Wars. 
Tale Padre tale Figlia!

venerdì 27 gennaio 2017

La disfatta di Caporetto

Oggi abbiamo concluso la giornata con un bel nulla di fatto.
Tutto il tempo che potevo dedicare ai progetti l'ho sprecato investito nel tentativo di far funzionare il benedetto cabinato da sala giochi.
La puntata precedente (qui per chi l'ha perso...) si era conclusa con un nulla di fatto definitivo, quella odierna si è conclusa ben peggio.
Convinto del mio mi sono messo a pistolare (attenzione gergo tecnico in uso) sull'attrezzo. In fondo che ci vuole? Basta cambiare numeri a caso con etichette simil-leggibili per far funzionare il tutto.
E invece no.
Purtroppo non ho foto, ma il risultato più positivo che ho ottenuto in un paio di ore totali di lavoro è stato di non avere più lo schermo diviso in due orizzontalmente, ma verticalmente.
NOCI TOSTATE! (ditelo in ungherese)
Ma per fermarmi a me ci vuole ben affleck come diceva Maccio. Così sono almeno riuscito a ripristinare il funzionamento precedente.
Non essendo riuscito a proseguire ho almeno fatto in modo da avantaggiarmi per il futuro, ho risistemato la caveria interna del coin-up in modo da non doverlo più spostare in mezzo al garage per poterci lavorare. Adesso posso tranquillamente attaccarci il pc che voglio direttamente dalla plancia di controllo, senza perdere 10 minuti ogni volta per tirarlo fuori e rimetterlo a posto.
Altra nota dolente della giornata il fatto che la plancia non funziona più. L'avevo costruita con tanto amore a partire dal circuito di una tastiera logitech ps2, ma a quanto pare il tempo ha avuto la meglio su di lei. Dovrò sostituire il circuito, vedrò cosa trovo nella baracca delle meraviglie (lo stesso posto dove ho trovato le due schede video). Forse forse ne ho ancora una identica, in modo da non dovermi spazzare nuovamente tutto il discorso della mappatura dei tasti (NOOOOIAAAAA).

Temo che dovrò capitolare miseramente e acquistare l'adattatore VGA-CGA dell'episodio precedente. In fondo Moglie ha dato il suo ok...
Intanto vi lascio con un bel video di come dovrà essere il front-end del coin-up una volta ultimato.


Sperando che mi possa essere di ispirazione.

mercoledì 25 gennaio 2017

Trappola di cristallo

Oggi giornata piena,
non nel senso che ho potuto sfruttarla per 'lavorare' ma nel senso che ho dovuto lavorare.
Per tutti coloro che si chiedono quale sia la domanda sulla vita, l'universo e tutto quanto: eccola!

Quanti etti di scartoffie, bollette, carte inutili si riescono a produrre in una casa nell'arco di 7 anni?

42!

Quindi finito il lavoro burocratico di distruzione documenti che mi ha aspettato oggi al varco di mattina presto, ho potuto dedicarmi poco tempo al continuo della puntata di ieri.

Devo ammettere che nella mezz'ora che ho potuto dedicare alla mia vocazione videoludica per antonomasia ho ottenuto un grosso cambiamento. Adesso non riesco a visualizzare più nulla su un monitor LCD.
Sono riuscito ad interfacciare il monitor Arcade in modo da farlo funzionare correttamente per i giochi, ma nel front-end ho ancora grossi problemi di visualizzazione.
In compenso ho installato sulla macchina tutte le rom del MAME in mio possesso. Devo purtroppo dire che il Groovy Arcade è ancora un po' crudo come sistema, niente da mettere in confronto al RetroPie (mia croce e delizia).
Di bello nel Groovy ho trovato la gestione delle cartelle per rom e snapshot, che guarda caso è molto simile a quella del RetroPie, quindi prossimamente proverò a portare anche su questa macchina le rom di Mega Drive e compagnia bella.
Stesso problema invece che ho riscontrato nel RetroPie è la totale assenza delle rom di sistema per gestire neogeo, ma poco male.
Quindi perché non usare RetroPie in versione x86? (Leggete QUA)
Perché a quanto pare RetroPie non permette il downclock della scheda video a 15KHz! E siamo punto a capo.
Che fare? Sbattere ancora la testa sul problema del front-end o arrendersi miseramente ed acquistare questo?

Ed ecco come per magia apparire il sottotitolo della puntata odierna:

- aka come convincere la propria consorte ad acquistare un oggetto apparentemente inutile per un vezzo totalmente personale e rinunciabile.

E qui la risposta non è 42, ma piuttosto MISSION IMPOSSIBLE!

Sento già il rumore di unghie sul vetro...
Aspetta và, vediamo se su Amazon vendono delle ventose per scalare i grattacieli di Manhattan.

Mmmmmmmmm con qualche modifica potrebbero anche funzionare...

Ci riproverò domani, non mi dò per vinto tanto facilmente!

martedì 24 gennaio 2017

A volte ritornano

- aka la storia di come ho (quasi) aggiustato il coin-up -

Bene, oggi dovrei avere tempo a sufficienza!
Portata la grande a scuola e il piccolo in asilo, con la moglie fuori casa si prospetta una mattinata LEGGENDARIA!
Quindi che fare?
Inizio il pan per casa osservando ciò che mi capita a tiro, e che ti vedo?


Nooooncipossocredere!!! Il mio cabinato da sala giochi preferito!

Ebbene sì signori, questa è la storia piena di sudore e lacrime di come sono (quasi) riuscito a resuscitare il mio cabinato da sala giochi...

Per chi non lo sapesse: RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI

 Era il lontano 2006 quando mi misi in testa di avere un coin-up in casa. Stavo facendo la tesi quindi avevo molto tempo libero (anche se mi lamentavo di non averne, ah beata ignoranza...). Così mi misi a cercare in regione un posto dove avrei potuto recuperarne uno per pochi soldi. Caso volle che al Bowling di Palmanova volessero in quel periodo sbarazzarsi dei vecchi videogiochi. Quale occasione più ghiotta? Trovato un furgone e portato subito a casa un esemplare. XMen Vs. Capcom.
Dopo l'iniziale entusiasmo per il gioco acquisito iniziai a progettarne un miglioramento. Quindi, abbondante colla vinilica alla mano (questa volta veramente!!!) sventrai la plancia per costruirne una più ampia e con più pulsanti e, trovato un fantastico sito internet di un certo Diego MariaCarolinaQuarta molto utile al progetto, misi nel cuore del cabinato un bel pc completo.
All'epoca misi su un bel WinXp con M.A.M.E. 112 e una bellissima utility, chiamata PowerStrip, che permetteva di fare un downclock della scheda video a 15KHz (frequenza di aggiornamento dei monitor Arcade, contro i 30KHz dei monitor CRT).
Tale progetto funzionò per molti anni, accompagnandomi nelle fredde serate invernali come nelle afose serate estive. Purtroppo da circa 4 anni il cabinato era relegato a 'inutile oggetti di ingombro famigliare' nel mio garage. Non si vedeva più nulla sul monitor...

FINE RIASSUNTO

Dal giorno in cui mi accorsi che il monitor non dava più segni di vita più volte cercai di trovare tempo e voglia per riaprirlo e testarlo, tentativi vani fino ad oggi!

Stamattina mi sono messo quindi ad aprire e controllare i pezzi che compongono questa delizia ludica.








Ecco come si presenta l'interno della macchina.
Sotto si possono notare la tastiera di controllo appoggiata sopra il PC.
La scheda a sinistra è la scheda di controllo del monitor Arcade di cui si vede la parte posteriore.












Ecco invece come mi sono sistemato per poter testare il funzionamento dei vari pezzi.
Prima cosa che non andava era il pulsante per l'accensione del PC. Poco male, sostituito al volo con uno funzionante (anche se non bello come il precedente).

All'avvio del PC quindi sento i classici suoni di Windows, ma ancora non vedo nulla!
Accidenti vuoi vedere che è la scheda video che è andata??!?!?


Cerca in casa una scheda video, niente...
IDEA!
Telefono al BFF in ufficio perché ho un vecchio PC buttato là a far polvere.

(leggere con sottofondo musicale di 'Cara ti amo' di Elio e le storie tese)
IO: Avrei una cosa da farti cercare!
BFF: Son preso male e poi ho un sacco di cose da fare...
IO: Beh, poco male era una cazzata
BFF: SSSSono libero!

(liberamente tratto dal dialogo veramente avvenuto via chat)
Comunque niente schede vide papabili in ufficio. Ma non mi arrendo, accidenti! Vado a controllare meglio. Non posso aver buttato via tutto quel ben di dio che avevo!
Cerca che ti cerca ecco che trovo la bellezza di due schede video adatte, DUE! Non una, DUE!!!
La scheda verde a sinistra è quella fulminata, la gialla a destra è quella che ho usato. Una Nvidia GeForce RiVa 64 con 32MB di RAM.
Evviva il mio accumulare compulsivo!
Sostituisco la scheda, accendo il PC e che succede?








SI ACCENDE!!! ALLELUJA!!!











Così provo un gioco giusto per vedere se funge. E funziona bene.
Per la cronaca il gioco in questione è MERCS, così insegno anche qualcosa ai colleghi, ih, ih, ih!
Piccolo problema, sembra che la nuova scheda non supporti benissimo il PowerStrip, così al momento non sono riuscito a collegare il monitor Arcade.




Senza monitor Arcade godi solo la metà.






Così ho pensato fosse finalmente ora di provare ad installare GroovyArcade, una distribuzione Linux con un interessante frontend e gli emulatori più importanti già installati dentro (quasi da RetroPie, ma su questo ci torneremo).
La distro in questione ha un'interessante downgrade della frequenza della scheda video incorporato.
Quindi provo ad installarla e a fare dei veloci settaggi, faccio partire un gioco, stacco al volo il monitor LCD per attaccare quello Arcade e via!

TAAAADAAAAN! World Rally Championship sul grande schermo!
Bello, bene, fantastico.
Ora esco dal gioco installo tutto su HD richiuso il tutto e prima di sera mi faccio una partita.
Eeeeeeeeee magari fosse così facile!
L'installazione di GroovyArcade ha richiesto un po' di tempo. Inizialmente non funzionava l'utility di partizionamento automatico del disco, così ho dovuto partizionarlo a mano. Uff...
Fatto ciò ho installato il sistema.

E questo è il risultato!
I giochi funzionano correttamente, ma il frontend per sceglierli ha un po' di problemi di sincronia con il monitor.
Su internet ho trovato un paio di forum spagnoli dove mi pare di capire hanno risolto il problema con dei dettagli, ma per prima cosa devo sapere esattamente marca e caratteristiche del monitor Arcade che possiedo. Sperando che sia un Hantarex, anche se dubito.

Per oggi il resoconto finisce qui, ma prometto di rimettermi di impegno nei prossimi giorni.

Baci baci

PS: ovviamente ho sforato la mattinata...