martedì 31 gennaio 2017

Siamo fatti così, siamo proprio fatti così

- aka andiamo a scoprire le interiora di una tastiera USB - 

Come promesso dal sottotitolo ieri sera ho sventrato una tastiera USB per iniziare i lavori di mapping. Ma prima di tutto una bella immagine della serie TV da cui ho preso il titolo del post di oggi.

Non centra niente, ma mi sono sempre piaciuti i robottini che facevano gli anticorpi.
Comunque passando a cose più serie ecco il resoconto delle calde interiora di una tastiera qualunque.


 Eccola qui la 'carne' da macello che donerà i propri organi per il bene della tecnologia del retrogaming. E come è scritto proprio sulla tastiera: CREDICI!
La povera tastiera ha fatto male a fidarsi...
Inizio quindi la serata svitando il necessario, alla mente ritorna a balzarmi la domanda sulla vita, l'universo e tutto quanto.






Quante viti sono state usate dalla Trust per avvitare le loro tastiere? 42? No, ma devo dire che ci vanno vicino, mai viste tante viti in una sola tastiera...







Passati quindi 5 minuti buoni a svitare finalmente la apro.
Vista da sotto mi eruppe nel suo splendore in trasparenza. In alto a sinistra il circuito di controllo (l'unica parte che alla fine userò) e i due fogli sovrapposti che servono per codificare tutti i tasti di questa bellezza cinese.

Nel frattempo penso a come avevo fatto 10 anni fa a mappare i tasti. Improvvisamente ricordo dove ho messo i disegni che feci all'epoca!
Eccoli! Si, sono loro! Perfetto! 
Avevo selezionato precisamente quei tasti per poter ottimizzare la risposta della plancia. Dovete infatti sapere che le tastiere non permettono di utilizzare tutti i tasti assieme, ma possono utilizzare al massimo tot tasti in contemporanea. Questa limitazione non è grave se si usa la tastiera per scrivere normalmente, ma nel caso si voglia costruire una plancia con due joystick si deve stare molto attenti. Potrebbe infatti succedere che in una fase particolarmente concitata di gioco a due con qualche picchiaduro che richiede 6 tasti azione (SF2Turbo per dirne uno) un calcio o un pugno non funzioni perchè abbiamo superato il numero massimo di lettere utilizzabili. Non è bello.
Tale numero viene definito da come è costruita la matrice dei tasti. Per la vecchia tastiera che avevo usato era 12, per questa devo controllare e rimappare eventualmente i tasti per ottimizzarne l'uso.
Quindi procediamo:
Ecco riportato sul circuito i tasti legati ai vari collegamenti. Ora posso gettare le plastiche, nella raccolta differenziata mi raccomando, e procedere con la mappatura dei tasti.

Trrrrrr, trrrrrr, trrrrrr.

Uff, chiamata in reperibilità. Cavolo. Fine dei sogni di gloria per la serata. Amen, sarà per domani sera il secondo tempo, con avvincente ricerca dei collegamenti.


1 commento:

  1. Epico! Bello che hai ritrovato i foglietti di 10 anni fa con gli schemi.
    "NON SI BUTTA VIA NIENTE!"

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