lunedì 27 febbraio 2017

Sei tu un DIO?

- aka quando qualcuno ti chiede se sei un DIO tu gli devi dire SI! -

Bene, chi non becca la citazione in meno di 10 secondi non può considerarsi un vero nerd.
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Ok, andiamo avanti in questa fantasmagorica puntata.
Ieri dopo troppo tempo ho finalmente avuto un attimo per poter andare avanti con il cabinato. Finalmente ABEMUS TASTIERA!!!
Sì, non sto raccontando fanfalucche. Eravamo rimasti all'ultima puntata (qui) che dovevo ancora cominciare a cablare il nuovo chip. Finalmente ho avuto 30 minuti (si, dico 30 MINUTI!!!) liberi e a velocità supersonica ho saldato tutti i terminali come andrebbero saldati.
Quindi:
- scaldo il mio fido stagnatore...
- cerco il rocchetto di stagno...
- bagno la spugnetta...
- mi brucio un dito per controllare se la temperatura va bene...

VIA!
Partiti!
Che gara emozionante!

In poco ho finito di stagnare tutti e 26 i pin. Ottimo. Prendo la spina USB e la infilo dritta dritta in una porta del mio pc sulla scrivania, apro libreoffice write e inizio a schiacciare tutti i pulsanti sulla plancia. 

FUNZIONA!!!!!!

Aspetta, non tutto funziona. Provate ad indovinare nel grande disegno celeste quali tasti non funzionano?

Già i numeri 1 e 2, per chi non lo sapesse sono i pulsanti standard su cui sono mappati '1-Player' e '2-Player'. Che succede, i tasti li avevo testati (o meglio tAstati, sono tasti...) giro la plancia per guardare dentro e vedo che una stagnatura non ha tenuto, sospiro di sollievo.

Impugno nuovamente il mio fido stagnatore e bestemmiando non poco cerco di rifare la saldatura quando mi accorgo che non è la saldatura che non ha tenuto, ma è la pista del circuito ad essersi putrefatta.

E adesso?

Non mi scoraggio, sono così vicino alla meta. Cambio di programma. Riprendo in mano la mappatura della tastiera, il filo 1 è quello che non funziona, su cui sono mappati i tasti 1 e 2. Mettiamo il filo 8, senza cambiare null'altro 1 e 2 diventeranno Q e W.
Attacca la plancia al cabinato , accendi il pc, entra nelle impostazioni del M.A.M.E. e cambia i pulsanti per l'emulatore con quello che ho.

FANTASTICO! Funziona tutto. Via una partita a Double Dragon, tiriamo un po' di gomitate a qualche cattivone di turno.




L'interfaccia di selezione dei giochi però ancora non funziona correttamente. Mi faccio un'idea, allora inizio a cercare tutti i giochi che hanno una risoluzione superiore a 320x240, eeeee BINGO! Il problema si ripresenta tale e quale al frontend. Il problema è proprio che il mio monitor non riesce a supportare una risoluzione superiore a 512x366 (ma che CaZ2O di risoluzione è?!?!?!).
Adesso devo solo riuscire a forzare via software il GroovyArcade ad usare sempre la risoluzione a me più consona, poi siamo a posto.

Per tornare all'inizio, oggi sì, mi sento un DIO!!

Quello che voglio dire è che... qualche volta se piove merda e qualcuno deve metterci un ombrello, e chi chiamerai?


domenica 19 febbraio 2017

Episodio 2: l'attacco dei cloni

- aka carnevale si avvicina e io non ho ancora finito nemmeno un costume - 

Ma avete mai pensato che è emblematico il fatto che proprio l'episodio 2 si chiami l'attacco dei cloni? Cioè voglio dire 1 è 1, ma se 2 sono uguali sono gemelli, perché non cloni?
Ora che ho fatto subito notare che è stata una giornata dura, posso partire con il racconto di come stoicamente ed eroicamente sono riuscito ad quasi ultimare in tempo almeno uno dei vestiti di carnevale che mi ero ripromesso di fare.
La prima puntata di questo racconto ad episodi si svolge qui. Mentre ora ci accingiamo a leggere:

EPISODIO 2
L'ATTACCO DEI CLONI

ERA UN PERIODO DI GUERRA 
CIVILE NELLA GALASSIA
(E NON SO PERCHé MA 
INIZIANO TUTTI COSì)

Potrei fare come in balle spaziali (mi pare) e nell'ultima riga scrivere qualcosa tipo 'se riuscite a leggere questa riga non avete bisogno di occhiali', ma lasciamo perdere per oggi.

Bene ciancio alle bande come diceva il mio maestro e proseguiamo.
Come dicevo mi sono accinto a procedere nella realizzazione dell'abito di Rey di Star Wars (ma ha un cacchio di cognome la ragazza??? Non posso continuare a chiamarla così, e se la chiamo solo Rey mi viene in mente Rey Ayanami, uff) per Figlia. La stola che Rey (ormai sappiamo di chi si parla) non è altro che un pezzo lungo si stoffa firmato Cavalli attorcigliato attorno al corpo e tenuto fermo da una cintura invero particolare.
Ringraziando una mia collega che si è prodigata a cucirmi la stola, mi sono potuto concentrare sul particolare della cintura:
Tranquilli, non è quella che ho fatto io, questo tipo qua è stato veramente figo a farla così bene. La mia è mooooolto più modesta.
In ogni caso mi sono armato di carta, forbici, pelle e tanta buona volontà ed ecco che ne è venuto fuori:
Prima cosa il progetto!
Non si va molto lontano senza un progetto e a me piace maledettamente fare progetti. Quindi eccolo qua il disegno di come dovrebbe venir fuori quanto ho in testa. Da notare il disegno a matita sotto, è la seconda volta che vien fuori stile easter egg, ricordatevene.
Fatto il disegno riportiamo su un bel pezzo di carta il tutto a grandezza naturale per veder se va bene.
Avvolgiamolo attorno a Figlia e vediamo se la misura va bene. Va bene? Si è ottima! L'ho fatto leggermente lungo così metti mai che riesco a recuperarlo anche gli anni a venire...
Bene riportiamo tutto sulla pelle e tagliamo. 
Che bella doppia cintura!
Ma aspetta, qualcosa non mi torna... M*§°A! Sono riuscito a tagliare il tutto ben 20 centimetri più corto! Non dico 5, ma 20!! Dai che butto via tutto con grosso giramento di cabasisi e la chiudo qua. Dai aspetta che provi prima a metterlo alla vita di Figlia, si sa mai.
Bon, non lo recupero il prossimo anno perché è più stretto di un 100 a freccette, ma amen... Posso proseguire con l'ultimazione. Quindi ci attacco due fibbie abilmente estirpate da una borsetta che Moglie stava buttando via.
Ed ecco che il gioco è fatto. Si, sembra tutt'altra roba, ma il tempo è poco e posso convincere tranquillamente Figlia che 'è questa la cintura che sta cercando!'
Però accidenti, quella pezzente di topo da discarica di Rey aveva anche un borsellino attaccato alla cinta, vediamo un po'

Porcaccia, mi pare proprio difficile da fare. Faccio un paio di disegni e capisco che non è possibile riprodurlo abbastanza fedelmente con il materiale e con la tecnica che possiedo.













Quindi rifacciamo il disegno in qualcosa di più semplice, dovrò usare ancora una volta i miei poteri jedi su Figlia per convincerla, ma posso ancora farcela.



Ecco il disegno fatto su un modellino di carta a grandezza naturale ritagliato e appoggiato sulla stoffa che userò per riprodurre il borsellino.













Ed ecco qui la fida macchina da cucire di Moglie che imperterrita mi accompagna nelle mie malattie mentali di tipo tessile.
Si può notare a sinistra il pezzo di stoffa già tagliato secondo disegno. Vi risparmio le bestemmie uscite durante la fase di cucitura: il filo che esce dall'ago, il filo che non vuole rientrare nell'ago, il filo che si rompe, la stoffa che si piega male, il filo che esce dall'ago, e così via.
Ma ecco finalmente finito il borsello!!!
Davanti
 E dietro
E alla fine appoggiato alla cintura
Per render conto della dimensione, ci sta un pacchetto di fazzoletti...

In tutto questo mio taglia e cuci ovviamente ho potuto lasciare i piccoli nelle mani sicure di un babysitter d'eccezione: Gatto!
Che li ha allietati seguendoli con lo sguardo salvando la pelliccia in un posto sicuro.






Ad ogni modo sono soddisfatto dell'effetto finale, con la fantastica pettinatura che ha fatto Moglie sembra di avere per casa una Rey in miniatura.









Anche se la prossima volta che glielo metto addosso dovrò farlo con più attenzione...
E i cloni cosa centrano vi chiederete voi? Niente, come sempre.

domenica 12 febbraio 2017

BTL-A4 Y-wing assault starfighter/bomber

-aka LEGO STAR WARS 75162 Y-Wing Microfighter- 

Ovvero come ti costruisco una passione mattoncino dopo mattoncino.
Bene, chi mi conosce lo sa che nutro purtroppo una sorte di adorazione religiosa per la serie LEGO STAR WARS(tm), quindi perché non fare una bella rubrica su questi fantastici giochi per grandi e piccini?
Partiamo subito con la costruzione di oggi, non riporto il nome perché ormai mi pare inutile visto che è scritto sul titolo. Ma non stavi di meno a scriverlo e bon invece di fare questa digressione noiosa? Forse si ma ormai è fatta e non torno indietro...
Iniziamo subito con una bella foto del pacchetto

La serie Microfighter è andata a soppiantare la vecchia serie Planets (farò una pagina anche per quelli si...) e che dire? Cari in proporzione come tutti i kit piccoli della LEGO, ma vuoi mettere il fascino superdeformed che emanano?
Via apriamo il pacchetto e vediamo quanti pezzi ci sono
Sono sicuro che più di qualcuno impallidirà nel vedere come mescolo tutti i pezzi prima di iniziare, ma che volete a me piace così.

Prima cosa si monta il lupetto, lo dicono anche nelle istruzioni.
Eccolo qui.
Guardatelo che tronfio e felice, direi quasi arrogante nella sua tuta spaziale armato del suo fido blaster. 
Dà quasi fastidio vero?
Con quel casco che promette una protezione assoluta oltre che una vestizione intrigante e vintage.



Che dite gli facciamo uno scherzo?





Allora via disarmiamolo e mandiamogli contro una vorace bestia blugbatta di Traal. 
Che dite? Non centra? Cavolo, STAR WARS è ambientato nello spazio, ci saranno anche le bestie blugbatte e i Vogon o no?
Bon, torniamo nel canone e mandiamogli contro un Ranko o ancora meglio un Rathtar.
Eccolo spaventato a morte!

Che divertenti le doppie faccine della LEGO.









Comunque torniamo a noi e proseguiamo con la costruzione dell' Y10 dell'Y-Wing.
Lavora, trasporta quel motore che deve pesare molto...
Intanto che il pilota si dà da fare vediamo alcune informazioni interessanti.
Y-Wing, per la precisione modello BTL-A4 Y-Wing starfighter/bomber da assalto.
Prodotto dalla Koensayr Corporation è a mio avviso una delle migliori navi delle forze ribelli. Utilizzato per la prima volta dalla flotta della Repubblica durante la guerra dei Cloni viene riutilizzato dalle forze alleate ribelli durante la guerra civile galattica, dalle quali viene usato principalmente prima dell'introduzione del superiore caccia stellare ala X (dio quanto odio la denominazione italiana, X-Wing Starfighter tutta la vita).
Da menzionare sicuramente la squadra Shadow che ne fa uso. Nei membri famosi di equipaggi di ala Y sicuramente da ricordare R2D2 e Davish Krail, quest'ultimo lo pilota durante la battaglia di Yavin.

Bene ho cianciato abbastanza, andiamo a vedere come siamo con la costruzione.
Bene, vedo che ha finito.
Pronto per lanciarsi in una nuova mirabolante avventura!
Ma prima di lasciarci ecco i blueprint della nave.
Sia mai che vi troviate faccia a faccia con un Y-Wing e abbiate la necessità di conoscerne i punti deboli, ma mi raccomando, non dite nulla all'imperatore.

venerdì 10 febbraio 2017

Una nuova speranza

- aka come forse alla fine riuscirò a farmi una partita con il M.A.M.E. -

Allora eravamo rimasti che non funzionava il collegamento video e che non funzionava la tastiera. Quindi adesso la domanda è:
Adesso funziona tutto?
Ovviamente no, ci vuole tempo, e come continuo a ripetere il tempo è proprio ciò che mi manca maggiormente...
Comunque un po' sono riuscito ad andare avanti col progetto dai...
Ho iniziato per il momento ad aggiustare la plancia in attesa che arrivi  il convertitore VGA-CGA ordinato dalla cina col furgone.
Dunque, nell'episodio precedente (qui per chi se lo fosse perso) eravamo rimasti alla vivisezione della tastiera oggetto di scarificio. Il passo successivo era quello più noioso, la mappatura dei tasti sul chip. 
Iniziata a fare la mappatura...

controllato il tasto ESC - corrisponde
controllato il tasto INVIO - corrisponde
controllato il tasto 1 - corrisponde
controllato il tasto 2 - CORRISPONDE
controllato il tasto 5 - CORRISPONDE!!!

Bene, non sono un matematico (altrimenti mi sarei fermato alla seconda corrispondenza e avrei dimostrato il tutto per induzione), comunque mi accontento delle corrispondenze per trarre la vantaggiosa conclusione che:

TUTTE LE TASTIERE (DEL MONDO) HANNO LA STESSA MAPPATURA SUL CONTROLLER!!


E via, che ti smonto il coin-up! Ecco come il poverino appare senza la sua amata pLancia...

Con sguardo vacuo e triste sembra chiedere pietà.












Presa la stessa e trasportata quindi sul futuro banco di lavoro...

Eccola li in tutta la sua magnificenza! Per un attimo mi sfiora l'idea di trovare un modo per avvitarla alla scrivania e usarla sul pc fisso, idea che per fortuna svanisce presto.
La giro per avere un facile accesso alla circuiteria.
Svito il necessario per poter avere facile accesso ai fili da dissaldare. E ci metto vicino la scheda nuova per vedere un po' la differenza fra le due.
Così con estrema pazienza mi metto a dissaldare un filo dalla scheda vecchia e lo saldo nella relativa posizione su quella nuova.
Ma non salda, perchè?!?!
Accidenti le piste della nuova schedina sono ricoperte di grafite, si, bellissimo, comodissimo per condurre la corrente, peccato che è un materiale che non si possa saldare a stagno.
Armato di cutter inizio a passare tutte e 26 i pin del controller nuovo per pulirli, dopo un buon quarto d'ora di pulizia e grafite sparsa ovunque ecco che posso ricominciare.
Dissaldo, saldo.
Dissaldo, saldo.
Dissaldo, saldo.
Dissaldo, saldo.
Che fà Aldo?
Dissaldo, saldo.
Bestemmio.

Eh già. Arrivato al quinto pin mi accorgo che le saldature del secondo e del terzo non tengono niente.
o se preferite.
Che tanto il senso è quello...
Dissaldo tutto e con aria nera e inkazzosa (si, proprio come lo scrivono i bimbiminkia) lascio tutto sulla scrivania pronto per riprenderlo in mano un giorno più felice.
Lo metterò sicuramente a posto, in fondo la scrivania mi serve...

mercoledì 1 febbraio 2017

We are the robots...

Con un'idea in mente oggi lascio giusto due veloci input.
L'idea è quella di sostituire il circuito della tastiera sventrato l'altra sera con un arduino.
VANTAGGI:
- modulare
- non servono saldature
- sostituibile facilmente
- programmabile
- velocità di encoding

SVANTAGGI:
- costo
- programmabile
- ne serve uno con almeno 26 input se voglio mantenere l'uso parallelo di tutti i pulsanti.


Arduino MICRO ha 20 pin di ingresso digitale. Sono pochi per fare ciò che voglio, il NANO ne ha 22 ma ancora non sono sufficienti. Dovrei andare sul MEGA (54 input digitali) per garantire quanto voglio e rimanere su cosa ho già a casa.
Di comprarne uno non se ne parla.
Potrei in alternativa mappare i tasti secondo un sistema chiamato charlieplex. In pratica un multiplexer che mi permettere di usare molti meno pin dei 27 necessari, 27 perchè non dobbiamo dimenticare la massa.

Ci penserò nel caso non funzioni la tastiera che ho divelto l'altra sera.

Nel frattempo ecco i due input: 
- un link con le istruzione su come fare il programma:

- e un altro trovato per caso cercando quello sopra:

dimostrazione pratica che con LEGO e Arduino/Raspberry si fa tutto...